Quante e quali sono le fasi di controllo da mettere in atto per la manutenzione antincendio?
Effettuare manutenzione antincendio significa compiere una serie di azioni che possono essere periodiche o straordinarie, al fine di garantire la sicurezza e il corretto funzionamento di tutti i presidi antincendio.
Questi sistemi di sicurezza per l’antincendio prevendono dei controlli sia nel momento in cui vengono installati che successivamente, per garantire la loro efficacia in ogni momento.
Per normativa, i controlli sono divisi in 5 fasi.
Dopo l’installazione, questa è la fase più importante: passato un po’ di tempo dall’avvio dei presidi qui si decide se sono ancora utilizzabili oppure vanno dismessi. Durante questa fase vengono controllati anche i cartellini degli estintori e di tutti gli altri presidi; è molto importante che i cartellini siano individuabili, che ancorati al presidio e che portino i dati corretti.
Per gli estintori esiste anche una fase di “sorveglianza”, ovvero verificare che i dispositivi antincendio si trovino dove dovrebbero essere, con segnaletiche corrette e leggibili. È molto importante avere con sé una planimetria di tutti gli impianti da verificare: questa potrebbe agevolare lo svolgimento di questa fase, oltre che diventare un valido supporto in caso di anomalie da segnalare.
Infine, durante il controllo iniziale, è bene comprovare che sul cartellino di ogni presidio sia indicata la data entro cui fare manutenzione, verificare che il dispositivo non sia stato manomesso e segnalare eventuali non conformità con la norma.
Viene chiamato revisione scadenzata o controllo periodico quello che viene svolto da personale adeguatamente formato e competente in materia di sicurezza. Durante questa fase il tecnico manutentore verifica le specifiche tecniche di ogni presidio o impianto, come pesare gli estintori, controllare il contenuto, verificare che non ci siano perdite e controllare la pulizia degli ugelli. Queste operazioni devono poi essere annotate: per questo esistono apposite APP che garantiscono al tecnico di segnare e verificare i presidi nel modo corretto o eventualmente segnale anomalie che andranno poi risolte nel minor tempo possibile.
La revisione programmata ha una scadenza specifica per ogni impianto: può essere ogni 2,3,4 o 5 anni a seconda del tipo di estintore (polvere, acqua o CO2). Cosa fa materialmente il manutentore in questa fase? Sostituisce l’agente estinguente e tutte le parti soggette a usura. Ogni componente sostituito deve essere certificato e segnalato, e al termine della revisione l’estintore deve essere ricollocato nella propria sede, come da disposizione su planimetria.
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